Uno sguardo al futuro

Tanzania 8 – 23 giugno 2017

“Terra Rossa”: Appunti e riflessioni di viaggio a cura di Bruna Danese Piubello

Al mattino dopo l’ormai nostro protocollo (lavaggi, colazione, preghiere e riflessioni), ci siamo messi in paziente attesa dell’auto con Suor Flora che ci avrebbe quindi accompagnato a prendere un tizio del governo presso l’Università che, avremmo capito poi, essere una sorta di rabdomante elettronico. Infatti, con lui, ci siamo recati a Kigulunyembe e, dietro la casa, scendendo verso il palmeto, è stata individuata, nel giro di una mezzoretta, l’acqua a circa 61 metri dalla casa ed a 70 di profondità.

ricerca dell'acqua a KigulunyembeSi dovrà quindi richiedere, agli organi governativi, un preventivo per la costruzione di un pozzo, con una cisterna a monte che faccia “cadere” poi l’acqua verso il villaggio che ne abbisogna fortemente. Infatti, attualmente, le donne devono percorrere circa un kilometro in salita per andare a prendere l’acqua, portandola poi pesantemente sul capo. Sì! Kigulunyembe ricerca dell'acquaLe donne, le meravigliose, potenti, magiche e forti donne d’Africa che, sino a pochi anni fa, non conoscevano il significato della parola “diritti”, che ancora vivono in condizioni di povertà e discriminazione. Le guardo salire con le loro infradito ai piedi, i vestiti coloratissimi e con il tradizionale copricapo, con i bambini nel marsupio. Ci osservano, anzi ci squadrano ed ancora una volta, mi chiedo cosa pensano di noi.

 

 

Girovagando poi per il Villaggio, abbiamo incontrato dei bambini che uscivano da scuola con la loro tanichetta in mano che, evidentemente, si portano da casa. Altro che merendine Kinder. Una tanichetta dove bere della semplice, preziosissima acqua!

Quanto ci fanno pensare questi piccoli episodi. Nelle nostre case l’acqua non è un problema, ci facciamo docce lunghissime incuranti dello spreco che operiamo. Ho letto che noi, in Italia, deteniamo il triste primato di “spreconi dell’acqua”.

Dopo aver riaccompagnato a casa (niumbani) il “rabdomante” siamo rientrati a Mgolole per il pranzo. C’erano persino gli spaghetti!

 

Certo che qui l’ospitalità è veramente sacra!

 

Piccolo riposino, ma io non ci riesco. Non riesco proprio a riposare,  continuo a pensare cosa poter fare al nostro rientro in Italia. Come, magari, riagganciare i nostri storici sostenitori; sto scrivendo un diario, mettendo nero su bianco il mio bandolo di emozioni, sperando di riuscire a trasmetterle, a dare voce a queste situazioni che non riesco e non voglio tollerare. È poca cosa, ma questo è il mio modo di “vogare la canoa” come ho imparato negli scouts.

 

Al pomeriggio visita al dispensario di Kiroka

 

Costruito dai trentini di Fiera di Primiero, con l’aiuto della Regione Trentino A.A., con, nei pressi, una bella casa per le suore. Anche qui posto molto curato, tenuto pulito e disinfettato. Ci raccontano che lì fanno vaccini, curano la malaria, fanno partorire e prestano primo soccorso. Il complesso è stato inaugurato a gennaio del 2012 e si presenta in armonia con l’ambiente, con piante e fiori.

Le suore ci servono un’ottima merenda fatta di maandazi (frittelle), schilli schilli (una specie di patata fritta), soda, the e caffè. Ci sentiamo veramente trattati da principi e questo, è inutile negarlo, ci fa molto piacere e le suore, poi, sono sempre cordiali, sorridenti e ti fanno crescere la voglia di “porti a servizio” di questi fratelli dalla pelle ambrata.

Visitare strutture, come questa di Kiroka, anche se non da noi sostenute, è comunque interessante, perché non si sa mai cosa ci potrà riservare il futuro.

Anche lungo questa strada insistono parecchi lavori stradali. Anche qui ci spiegano che il nuovo Presidente ha idee belle chiare circa il rifacimento della rete stradale, la riorganizzazione del comparto tasse e la revisione dei diritti minerari. E’ quasi sicuro che verrà costruita una rete ferroviaria da Dar es Salaam a Morogoro! Molto bene, fare volontariato in un paese che ha voglia di rinnovamento e si pone in questi termini, è veramente lusinghiero.

 

In macchina ormai non si fa che cantare e questo rende tutto molto piacevole

 

Rientrati verso Morogoro sosta ad un paio di negozi per l’acquisto di Kanga molto belli e poi cena preparata da Flora! Spaghetti e quant’altro tutto molto buono. Grazie Flora! L’Italia ti ha forgiato proprio bene ma, dentro di te, c’era già una radice profonda d’intelligenza e umanità.