Un bel clima di festa accogliente e coinvolgente a Mgolole

Tanzania 8 – 23 giugno 2017

“Terra Rossa”: Appunti e riflessioni di viaggio a cura di Bruna Danese Piubello

Ah, a proposito, Silvano ha dovuto ricorrere alle cure del dispensario perché aveva battuto una gamba addosso ad un letto. Un giovane paramedico, dall’aria molto sveglia, l’ha medicato prontamente ed abbiamo potuto ripartire dopo, chiaramente, le foto ed i saluti con le suore.

Sulla via del ritorno ci siamo fermati al mercato masai, che al sabato è molto movimentato. Di nascosto ho scattato qualche foto curiosa, soprattutto al cibo che stavano cucinando. Non abbiamo però acquistato nulla perché ci siamo accorti che i kanga masai erano di fabbricazione Indonesiana!

Suor Flora Mtabo è stata molto carina con noi e, parlando in un italiano pressoché perfetto, ci ha ricordato il periodo trascorso in Italia sostenuta dal nostro gruppo tra il 2004 ed il 2005, come già spiegato precedentemente ed anche noi abbiamo potuto ritornare con la memoria a quel periodo di intenso lavoro ma ricco di soddisfazioni. Dopo una bella doccia all’Amabilis

Siamo ritornati a Mgolole per la S. Messa delle 18

 

Il Villaggio si presentava tutto addobbato per la processione del Corpus Domini che si sarebbe svolta l’indomani. Sempre molto kitsch ma molto molto suggestivo. Dalla Chiesa sentivamo arrivare i cori angelici delle suore che hanno cantato e ballato per tutta la celebrazione. Suor Flora interveniva nei canti con delle tipiche ed a noi ben conosciute vibrazioni della lingua emettendo uno strano suono che si fondeva con il coro. Erano presenti tutte le suore che durante la settimana avevano fatto gli esercizi spirituali ed a fine messa, in fila verso la loro Mama mkuu, hanno portato il rinnovo dei loro voti.

 

Ma anche in questo caso “ite missa est ma”, sia dato inizio alla festa

 

Suor Flora e tutte le suore ci hanno dato dei fiori e scortati sino al convento, lungo i corridoi, cantando e ballando al ritmo di musiche proposte da una “suora dj” servendosi di un bell’impianto stereo. Dopo la cena nella quale è stata servita anche dell’ottima pizza proveniente dalla Mgolole Bakery, ci hanno fatto alzare e, sempre tra canti e balli, ci hanno vestito con i loro abiti tradizionali, mettendo a noi donne la tunica lunga, la fascia sul capo, collane, orecchini. I due uomini sono stato agghindati con camicia africana e braccialetto.

Silvano, in un impeto di euforia, ha preso la sua dama ed ha ballato un merengue. Strano e stupefacente effetto queste suore.

C’è stato poi spazio per i ringraziamenti di Suor Flora e nostri. Il tutto in un clima “a mille”. Sudaticci, forse per i vestiti sintetici o forse per la troppa emozione, verso le 23 siamo ritornati all’Ostello per l’ultima notte a Morogoro.