Ho toccato per la prima volta il suolo della Tanzania e son bastati pochi minuti

…sì pochi minuti perchè mi si incollasse sulle labbra un sorriso e tale rimanesse per tutto il tempo del mio viaggio.

“La sensazione di intensa felicità che provo, segue un senso di privazione percepito; “Come ho fatto a fare a meno di questa terra fino ad ora ?”

Dopo le prime settimane passate in altri luoghi, arriva il momento di partire per Usa River, finalmente vedo i bambini! Dal silenzio della savana, alle grida di Glory, Braiton, Imani, Scola….che gioia trasmettono!!. Mi sento quasi a disagio di fronte alla felicità di chi ha molto meno di me.

 

Belli come il sole, mi hanno fatto sentire a casa, e ne abbiamo fatte insieme! Mi trovo bene con le sister e le 2 donne che aiutano in cucina e con i bambini.

Qui ho riscoperto la fisicità, c’è un continuo contatto fisico: con i bimbi che mi saltano in braccio in ogni momento, mai stanchi di coccole e con le sister che mi abbracciano per ringraziarmi di essere li. A me sembra di non fare abbastanza, invece solo la presenza  è già molto per loro. La fisicità è anche fare tutti i lavori domestici a mano: cucinare, zappare, lavare, coltivare la terra. Se non si è allenati non si riesce a star dietro loro!

Ho sperimentato la fatica, ma anche come qui questa è sempre accompagnata dalla gioia e dalla soddisfazione!

 

Sì, l’ Africa mi ha inondato il cuore. In questo mese e mezzo ho imparato a vivere davvero, a sorridere con il cuore e a non perdermi il presente pensando sempre al futuro.”

 

Elena, ottobre 2015