Tanzania 8 – 23 giugno 2017
“Terra Rossa”: Appunti e riflessioni di viaggio a cura di Bruna Danese Piubello
16 giugno 2017
Stamattina dopo gli ormai soliti riti iniziali e dopo aver fatto una capatina alla bella Mgolole Bakery per salutare i ragazzi e portar loro qualche maglietta, ecco arrivare sister Flora che ci avrebbe portato a Melela Bustani.
Sosta al mercato di Morogoro per l’acquisto di riso, patate, pomodori, frutta da portare alla comunità di aspiranti e postulanti, come è bella consuetudine quando si va in visita.
Qui al mercato si assiste sempre a scene di miseria, soprattutto con i bambini che si affannano per accaparrarsi pochi scellini. Si azzuffano per “prendere il loro cliente”, che siamo noi, per portarci la merce acquistata ed aiutare l’autista a caricarla. Spero tanto che Silvani non sia tra di loro e mi chiedo, ogni volta, che cosa potremmo mai fare per non assistere a questo rito. I ragazzi che abbiamo con il nostro lavoro aiutato negli studi, quantomeno, si spera non dovranno mai guadagnarsi da vivere con questi espedienti. Mi rinfranco un po’ con questo pensiero, ma mi sento piccola piccola.
Prima di arrivare a Melela
Abbiamo saputo che Sister Pudensiana – la precedente mama mkuu – con la quale abbiamo collaborato per anni, era ricoverata al dispensario di Lugono a causa di una brutta infezione ad un piede. Il dispensario di Lugono è stato al centro di attenzione e polemiche a “Striscia la notizia” il famoso TG satirico di A. Ricci. Infatti, un noto attore aveva spacciato “come suo” questo bel progetto e lo mostrava in spettacoli organizzati ad hoc per raccogliere fondi. Fondi che poi non venivano qui destinati. Il dispensario era stato voluto e realizzato dal gruppo “Arcobaleno su Tanzania” di Gallipoli che, chiaramente, si è risentito di questo ed ha fatto intervenire gli inviati di Striscia. Suor Flora era stata intervistata ed il “malfattore” smascherato.
Purtroppo questi accadimenti sono deleteri per chi, come noi, lavora “ponendo il proprio onore per meritare fiducia” e quindi non possiamo che rallegrarci se, alla fine, vengono stoppati.
Il dispensario si presenta molto bene, molto importante per tutta la zona di Kilosa, abitata soprattutto da masai.
Ottima 2° colazione preparata dalle suore, con chapati fatti con verdurine julienne, che abbiamo farcito con marmellata, ed un’ottima Keki (torta) al cioccolato a forma di cuore. Abbiamo cantato “Keki Keki…” e poi il “Ti ringrazio” (Padre Nostro) tenendoci per mano. “Le ombre si distendono” .cita una bella canzone; e così le “nostre ombre sul passato” con la passata gestione dell’ordine, si sono sciolte come neve al sole. È stato un bel momento di fraternità e sono stata personalmente, e credo così anche gli altri, contenta di riabbracciate Suor Pudensiana. E’ lei che ci ha raccontato che alcuni “nostri bambini” si sono diplomati ed ora lavorano all’ospedale di Mikumi.
Per arrivare a Melela Bustani si attraversa tutto un territorio Masai molto suggestivo che ben ci ricordavamo
Da lì la strada prosegue per Ilonga che, solo a nominarla, a noi quattro viene da sorridere. Infatti è stata spettatrice di un episodio a dir poco esilarante tra Sister Pudensiana ed il nostro don Gianfranco. Ad Ilonga, dove le suore puffo hanno una comunità e vi è una vecchia chiesa con canonica costruita da olandesi, la sister ci faceva camminare sotto enormi alberi, continuando a dirci di stare attenti perché c’era “gnocca” (serpente) non sto qui a spiegare l’associazione di idee, perché è piuttosto lampante. Ma va a spiegare alla sister il significato di gnocca in italiano. Abbiamo dato allora questo ingrato compito al nostro don che c’è riuscito molto bene. Da allora la parola “gnocca” è diventata tabù con tutte le suore.
Ritornando alla strada per Melela Bustani, che differenza rispetto all’ultima volta che siamo stati qui! Tutti i masai camminavano, camminavano, qualcuno era in bicicletta; ora boda boda (le moto di cui ho già parlato) e tutti, ma proprio tutti, sono dotati di un telefonino.
Che differenza rispetto al 2000
Quando ci si poteva parlare solo con una sorta di ponte radio tra la missione di Msolwa e la casa degli stimmatini sulle nostre Torricelle veronesi.
Con noi, in questa visita a Melela, è venuto anche il costruttore che si occuperà della recinzione a Melela, intervento molto importante per delimitare la proprietà che, altrimenti, viene oltrepassata dai masai con le loro mucche creando problemi.