interruzione trasmissione hiv

Luogo Bissau – Guinea Bissau
Obiettivi

  • Lottare contro la trasmissione del virus HIV da madre a figlio prima, durante e dopo il parto
  • Garantire la sopravvivenza e il futuro di mamme e figli

Durata Gennaio 2013 – Dicembre 2016
In collaborazione con

  • Associazione Cèu e Terras (Bissau, Guinea Bissau)
  • Kibinti Onlus (Concorezzo, Milano, Italia)

 

 

Gli amici dell’associazione Kibinti Onlus di Milano, che opera da anni in Guinea Bissau, hanno proposto dal 2013 una collaborazione per la realizzazione di un importante e grande progetto sanitario.

 

L’associazione è impegnata da sempre in questo povero stato africano nella lotta alla grave piaga sanitaria e sociale dell’AIDS e del virus HIV. In tutta l’Africa si tratta di un problema enorme, e ancora più lo diventa in quei Paesi, come la Guinea Bissau, in cui la povertà amplifica le conseguenze di tali malattie. Nel Paese, Kibinti è stata promotore in questi anni del programma di assistenza e cura a cui ora partecipa anche il Governo, intervenendo in un campo in cui lo Stato non aveva le risorse per agire e divenendo l’unico soggetto capace di dare soluzione a questo grave problema. Data l’importanza del progetto e, non secondario, il costo molto elevato, Voci e Volti ha accettato di divenire partner attivo per la lotta a questa malattia.

 

Tra tutte le azioni promosse nella lotta all’AIDS e all’HIV, vengono da alcuni anni dedicati molti sforzi all’interruzione della trasmissione verticale del virus, ovvero ciò che avviene prima, durante e dopo il parto tra la madre ed il neonato. Questo progetto prevede al contempo le cure per i malati e l’intervento per ridurre il rischio di trasmissione del virus.

Ciò avviene attraverso il monitoraggio continuo dei pazienti, soprattutto delle donne gravide, permettendo e spingendo tutte loro ad effettuare i test e aderire ai programmi di prevenzione. In caso di test positivi si procede con la somministrazione delle cure, alla donna ed al bambino dopo la nascita, con costosi farmaci antiretrovirali. Accanto a queste azioni mediche vi sono interventi di assistenza ai malati, che consistono nelle cure sanitarie e somministrazione di medicinali e nel sostegno a livello psicologico, sociale, lavorativo, per loro e per le rispettive famiglie. I pazienti sieropositivi, infatti, oltre ai problemi legati direttamente alla malattia, subiscono gravi conseguenze indirette, tra cui l’impossibilità di badare alla famiglia, la perdita del lavoro, la stigmatizzazione sociale, soprattutto per le donne. L’assistenza, inoltre, prevede l’intervento anche dal punto di vista psicologico, aiutando i pazienti ad accettare la loro malattia.

 

È un progetto che ogni anno salva tante vite, e ogni anno amplia il suo campo di azione per raggiungere sempre più mamme con i loro piccoli.