bambini cardiopatici

Luogo Bissau – Guinea Bissau / Verona – Italia
Obiettivi Permettere a bambini cardiopatici di essere operati e ricevere le cure necessarie per sopravvivere
Durata a partire da Gennaio 2012
In collaborazione con

  • Associazione Cèu e Terras (Bissau, Guinea Bissau)
  • Kibinti Onlus (Milano, Italia)
  • Reparti di Cardiologia e Pediatria dell’Ospedale Borgo Trento (Verona, Italia)

 

 

Dal 2012 Voci e Volti è entrata in un progetto di lotta e speranza per bambini cardiopatici. Il progetto “Bambini Cardiopatici” è partito grazie ad una collaborazione molto importante con l’Associazione Kibinti  Onlus di Milano, che da anni opera in Guinea Bissau. Kibinti fin dal principio fonda i propri interventi nella lotta al virus HIV ed all’AIDS, che hanno portato l’associazione negli anni ad adoperarsi anche in molti altri settori medico-sanitari.

Tra questi, un progetto di enorme importanza è appunto il sostegno a bambini cardiopatici.

 

In Guinea Bissau si tratta di un problema molto diffuso, ed allo stesso tempo di una malattia particolarmente delicata per la quale in quel Paese, uno dei più poveri al mondo, non è possibile trovare cure ed assistenza. Nasce così il progetto che ogni anno consente ad alcuni di questi bimbi affetti da malattie cardiopatiche, congenite o valvolari, di recarsi in Italia o in Svizzera per essere operati e ricevere le cure necessarie per poter vivere.

 

Voci e Volti è ora protagonista attiva del progetto, avendo consentito per la prima volta la collaborazione con il Reparto Chirurgico dell’Ospedale di Verona. Così, all’inizio di febbraio 2012, è arrivato a Verona il primo di questi bambini: Diamantino, chiamato da tutti To’, un bimbo di 5 anni affetto da una grave malattia al cuore, la Tetralogia di Fallot.

L’esperienza con Diamantino è divenuta il simbolo di tante altre esperienze che in questi anni hanno consentito di accogliere 25 piccoli. Ognuno di loro ha lasciato un segno in chi l’ha incontrato, ecco perché vogliamo ricordarli ad uno ad uno.

 

2012: Diamantino, Izamara, Lamine, Siaca

2013: Alfredinha, Franklim, Abulai, Notacio, Felicio

2014: Emiliano

2015: Adamà, Mariama, Cubula

2016: Braima, Saliù, Odette, Eusebio, Lamine, Abdulai, Marcelo, Batchutcham

2017: Quintino, Helia, Mila

….e i nostri due angeli: Fabiana e Ronei

 

 

Il soggiorno in Italia per ognuno di questi piccoli, prevede l’accoglienza presso una famiglia affidataria volontaria, che apre la sua casa ospitando il piccolo come un figlio. Nelle prime settimane dopo l’arrivo in Italia si svolgono tutte le visite preliminari che portano poi all’operazione.

Le settimane di degenza ospedaliera post-operatoria danno vita ad una staffetta di Amore, con decine di volontari che si turnano giorno e notte per stare accanto a questi piccoli e donare loro momenti di serenità anche in una situazione di sofferenza.

I piccoli pazienti restano in Italia i mesi necessari per ricevere le cure e l’assistenza a seconda dell’intervento a cui vengono sottoposti, in genere 3 mesi.

 

Il periodo si conclude con il felice ritorno a casa dei piccoli, dove trovano ad attenderli mamma, papà, fratelli e tanti loro cari che con gioia sanno che il loro bambino torna a casa con nuova speranza di vita!